Categorie Vini


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ADERIAMO ALLA CAMPAGNA DI CONFAGRICOLTURA BELLUNO

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Il lockdown prolungato che stiamo subendo a seguito dello scoppio della pandemia Covid19 ha messo a dura prova molti settori del nostro Paese, tra cui l’agricoltura.

In montagna, più che altrove, la quarantena rende ancor più difficile la vita e le relazioni sociali. Le imprese agricole si trovano così in difficoltà non potendo offrire i propri prodotti alla clientela, come avveniva fino a poche settimane fa.

Al fine di diminuire le distanze tra i consumatori ed i produttori agricoli e sopperire parzialmente alle difficoltà sopraggiunte Confagricoltura Belluno - nel pieno rispetto delle regole dettate dai decreti governativi – intende offrire la massima visibilità alle aziende associate che offrono il servizio di consegna a domicilio.

Sul sito dell’Associazione trovate un elenco di aziende del nostro territorio tra cui anche noi.

Per saperne di più clicca qui.

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La temperatura ideale per servire il vino in estate.

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L'estate, è la stagione in cui le cene e i momenti conviviali tra amici si moltiplicano a dismisura. Si mangia più leggero, si sperimentano ricette inedite, ci si sbizzarrisce negli abbinamenti con i vini, in un valzer di rossi, bianchi e spumanti. Ma a che temperatura ciascuno di essi va servito in tavola quando la colonnina di mercurio supera quota 25 - 30°C? 

Prima di compiere colossali errori e figuracce con i vostri ospiti, ricordatevi che un vino troppo caldo o ghiacciato è come uno splendido vestito ma di un'altra taglia rispetto alla propria. Sarà lo stesso bello, ma anche deludente!

Premesso che la temperatura di servizio è un aspetto di primaria importanza per poter apprezzare al meglio le qualità olfattive e gustative di un vino, ecco qualche utile consiglio per riuscire a valorizzare al meglio ogni bottiglia, anche in queste piacevoli serate estive.

I Vini Bianchi: freschi ma non ghiacciati.

I vini bianchi sono in genere più acidi dei vini rossi e, proprio rispetto a questi, sono più poveri in tannini e quindi la sensazione di astringenza sarà molto più bassa, praticamente quasi nulla. Tenendo in dovuta considerazione che una qualsiasi bevanda acida risulta più gradevole se consumata a temperature più basse, i vini bianchi generalmente non vanno serviti ne troppo caldi, ne tanto meno troppo ghiacciati. La regola che vi consigliamo di seguire è questa: per i bianchi giovani e secchi la temperatura di servizio preferenziale varia dai 6 agli 8°C, salendo ai 10 - 12°C per quelli prodotti con Metodo Charmat oppure con Metodo Classico Millesimato. 

I Vini Rossi: caldi ma non troppo.

La temperatura di servizio dei vini rossi è condizionata da diversi fattori, ma vista la loro natura più tannica e meno acida dei vini bianchi, si tende solitamente a servirli più caldi. Ad esempio, rossi giovani e ancora poco tannici si possono degustare ad una temperatura compresa fra i 14 e i 16°C, mentre per quelli più corposi e tannici si può arrivare tranquillamente anche ai 18°C. Per quanto riguarda i vini rossi affinati per anni in bottiglia, di corpo e ancora tannici, si predilige portarli in tavola a 18°C, non escludendo di poter arrivare anche ai 20°C. Va inoltre precisato che un vino rosso giovane poco tannico e strutturato, può essere servito fra i 12 e i 14°C; questa regola si applica molto bene per esempio ai vini novelli che, proprio per la loro particolare tecnica di vinificazione, risultano poveri in tannini e si possono servire più freddi rispetto alle altre tipologie di vini rossi, senza risultare astringenti, ma invece molto gradevoli al palato. 

Gli spumanti: briosi ed effervescenti come la brezza estiva.

Con la loro frizzante effervescenza, gli spumanti sono perfetti per accompagnare un aperitivo in riva al mare oppure in cima ad una montagna, magari proprio al tramonto del sole. E in fatto di temperature, la regola vuole che gli spumanti bianchi dolci e aromatizzati vanno serviti attorno agli 8°C. 

Gli spumanti dolci rossi ad una temperatura compresa fra i 10 - 12°C, anche se quelli più aromatici sopportano senza alcun problema temperature più basse, mentre per quelli un po' più tannici sarà necessario invece prevedere di aumentare la loro temperatura fino ai 14°C. 

Una considerazione importante va fatta per gli spumanti Metodo Classico e per quelli Champenoise. In genere questi spumanti vengono serviti a temperature comprese fra gli 8 e i 10°C, ma tuttavia quando si tratta di millesimati importanti oppure di spumanti che sono stati affinati per lungo tempo, si può arrivare ai 12°C, in modo da favorire al meglio gli aromi più complessi che faticosamente e lentamente si sono sviluppati nel corso del tempo.

Adesso che disponete di questa guida con alcune prime informazioni utili da conoscere sulle principali temperature di servizio dei vini, non vi resta che fare le vostre prove. Sperimentate, sbagliate, imparate e riprovate.

Se poi necessitate di ulteriori chiarimenti in merito, non esitate a contattarci o a venirci a trovare direttamente in Cantina, anche per una piacevole degustazione dei nostri pregiati vini di montagna prodotti a Feltre, sede del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

 

 

 

 

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I Vini Pian delle Vette continuano a fare incetta di premi e di riconoscimenti ufficiali.

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Anche il 2017 per Pian delle Vette Cantina di Montagna è stato un anno intenso e faticoso ma, allo stesso tempo, ricco di soddisfazioni e di nuovi traguardi professionali ottenuti partecipando ai più importanti concorsi vinicoli nazionali ed internazionaliche hanno permesso di ottenere ai suoi pregiati vini di alta qualità diversi premi e riconoscimenti ufficiali tra cui, nel mese di febbraio, la medaglia d'oro al Pinot Nero annata 2012 e d'argento al Granpasso annata 2010 al BeoWine Fair di Belgrado, la più grande fiera del settore vinicolo del Sud Est Europa.

A confermare ulteriormente la raffinatezza ed eleganza del Pinot Nero ci ha pensato anche Davide Paolini che, dopo averlo degustato alla Locanda Solagna di Vas (Belluno), ne è rimasto talmente entusiasta da volerlo recensire in una puntata della trasmissione radiofonica "il Gastronauta" andata in onda su Radio 24 il giorno 20 maggio 2017.

Sempre questo vino ha ottenuto una seconda medaglia d'oro al concorso "Dubrovnik FestiWine Trophy 2017", prestigioso evento dedicato al mondo vinicolo che ha visto la presenza di numerose delegazioni di buyers provenienti da diversi paesi europei. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo scorso anno anche il Granpasso è salito sul gradino più alto del podio, conquistando la medaglia d'oro al concorso "Wine of the year 2017" indetto dalle tre Associazioni "Via Claudia Augusta Altinate" di Germania, Italia ed Austria.

Proprio in qualità di detentrice di questo premio, la Società Agricola Pian delle Vette ha potuto essere presente alla 26^ edizione del Merano Wine Festival, esclusiva kermesse che si è svolta al Kurhaus di Merano, edificio storico del XIX secolo considerato il simbolo di questa Città Termale Alto Atesina, nonchè uno dei capolavori in stile liberty più famosi di tutta l'area alpina.

Un'altro importante riconoscimento è stato portato a casa dal Mat'55 Millesimo 2009 - Sublimazione dell'Attesa, proclamato miglior Vino Spumante Metodo Classico con 72 mesi di maturazione sui lieviti ed almeno altri 8 mesi in bottiglia dopo la sboccatura, alla tradizione "Festa dell'Uva" che ogni anno si tiene nel Comune di Fonzaso.

Tutti questi premi e riconoscimenti ufficiali hanno permesso a Pian delle Vette di continuare ad essere riconosciuta come un'azienda agricola di successo, impegnata nella promozione e valorizzazione della Provincia di Belluno e delle sue tradizioni tipiche locali.

Proprio questo particolare aspetto è stato messo ben in evidenza nella trasmissione televisiva "Gustibus" che ha voluto dedicare uno spazio d'approfondimento proprio all'Azienda Agricola Pian delle Vette e ai suoi pregiati vini di montagna, in occasione di una puntata andata in onda su La 7 dedicata alla conoscenza delle eccellenze enogastronomiche del Veneto. (https://www.youtube.com/watch?v=goKpvb6v-PE&t=1s)

Se è vero che tutto l'impegno, la serietà e la grande passione per il vino e l'ambiente dimostrata in questi anni da Egidio D'Incà e Walter Lira è stata ripagata dall'affetto e dalla continuità dimostrata dai loro clienti, ma anche dai numerosi premi e riconoscimenti ottenuti ai loro pregiati vini, oggi questi due imprenditori agricoli bellunesi desiderano continuare a crescere puntando a migliorare ulteriormente la qualità delle loro etichette, nel pieno rispetto della natura e dei tempi tecnici che servono per ottenere dei vini eccellenti. 

 

 

   

 

 

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Il turismo enogastronomico conquista gli italiani.

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Il turismo enogastronomico sta vivendo un periodo sempre più aureo nel nostro Paese. Un italiano su tre dichiara di aver svolto almeno un viaggio all'insegna dell'enogastronomia nel corso degli ultimi tre anni. Un dato in forte crescita rispetto a quello registrato nel 2016 che si attestava al 21%. Ma ora i turisti enogastronomici salgono al 30%.

Questa importante rilevazione testimonia come l'enogastronomia oggi sia passata da un ruolo "accessorio" a vera e propria componente in grado di influenzare sempre di più la scelta di viaggio degli italiani, a tal punto che il 63% di questi valuta molto importante la presenza di un'offerta enogastronomica o tematica quando sceglie la meta dove trascorrere le proprie vacanze.

Elementi imprescindibili sono la qualità e la sostenibilità, mentre per quanto riguarda il tema green non è un driver di scelta solo per le produzioni agroalimentari, ma anche delle strutture ricettive e degli eventi. Tra le esperienze food più popolari e maggiormente preferite da gli italiani, dopo l'assaggiare piatti tipici locali  in un ristorante, seguono visitare un mercato con presenza di prodotti agricoli del territorio e acquistare cibo da un food truck. Forte risulta anche l'interesse verso il settore Beverage, con la scelta di degustare non solo vini di qualità ma anche proposte di birre locali.

La Regione più ambita e desiderata dai turisti italiani per trascorrere un periodo di riposo, svago e relax è la Toscana, ma si riscontra anche un particolare interesse per le località del Sud, specialmente per la Sicilia e la Puglia. Quello che emerge dal Primo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano, presentato qualche giorno fa a Milano, è che molte regioni presentano un potenziale turistico inespresso o ancora poco valorizzato e, quindi, non vengono percepite attualmente come mete enogastronomiche rilevanti, nonostante siano ricche di eccellenti prodotti tipici locali. 

Stando a quanto emerge dall'analisi dei dati di questo interessante studio, possiamo affermare che la Lombardia, il Piemonte e il Veneto, pur vantando un'offerta turistica ed enogastronomica degna di rispetto, si posizionano tutte immediatamente dietro la Toscana.

Anche Egidio D'Incà e Walter Lira, i due soci dell'Azienda Agricola Pian delle Vette, condividono pienamente il discorso dell'attuale ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, pronunciato in occasione della conferenza stampa di presentazione di questo Primo Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano: "Oggi c'è una crescente domanda di servizi per i turisti del cibo che va sempre di più soddisfatta. E' molto positiva la crescita dei viaggiatori che visitano i nostri territori alla scoperta delle ricchezze enogastronomiche. Serve ora aprirsi ancora di più, aggiungendo alla qualità e alla sostenibilità la parola multifunzionalità. La ricezione turistica, anche attraverso l'apertura delle strutture produttive ai visitatori, può diventare uno strumento essenziale per avvicinare e far incontrare produttori e consumatori, oltre che essere una voce di reddito aggiuntiva, Su questa strada dobbiamo fare di più a partire dalla formazione professionale. Abbiamo bisogno di professionisti del cibo, che sappiano interagire anche con i turisti e con i buyer stranieri."

Queste prezioso discorso rappresenta un'importante occasione per ricordare nuovamente ai nostri affezionati Clienti e lettori che Pian delle Vette Cantina di Monatagna è costantemente impegnata nella promozione delle eccellenze enogastronomiche bellunesi e della Regione Veneto sia in Italia, sia all'estero, partecipando attivamente alle più prestigiose manifestazioni e rassegne del settore Food & Beverage, che ci hanno permesso anche di portare a casa numerosi apprezzamenti, riconoscimenti e premi proprio per l'alta qualità dei nostri vini di montagna prodotti a Vignui di Feltre, piccolo borgo situato alle porte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. 

Inoltre, all'interno della nostra Azienda Agricola è sempre possibile organizzare serate o eventi speciali per poter conoscere e degustare in piena tranquillità e in buona compagnia, le nostre etichette abbinate ad una selezione di prodotti della cucina tipica di montagna.

Proprio a conclusione di un 2017 ricco di grandi soddisfazioni e di nuovi importanti successi ottenuti con tanta dedizione, sacrifici e ore di lavoro sui vigneti, per Egidio D'Incà e Walter Lira è arrivata davvero una succulenta occasione; ovvero poter andare in onda sulla trasmissione televisiva Gustibus di La 7, in occasione di una puntata speciale dedicata alla promozione e valorizzazione delle eccellenze gastronomiche del Veneto, facendo conoscere alla platea televisiva la storia di Pian delle Vette e dei suoi pregiati vini di alta qualità. 

Per quanto concerne il profilo del turista enogastronomico italiano, Roberta Garibaldi, esperta di turismo e cultura e docente presso l'Università degli Studi di Bergamo, lo sintetizza così: "E' un turista acculturato, con maggiore capacità e propensione alla spesa, che cerca nell'enogastronomia un'opportunità di conoscenza e contatto con la cultura di un territorio. Organizza il suo viaggio affidandosi sempre più al web, sia per raccogliere informazioni, sia per prenotare le singole componenti del viaggio. Durante il suo soggiorno vuole sentirsi sempre più coinvolto ed è disposto a sperimentare l'enogastronomia a 360 gradi, affiancando spesso altre proposte attive, Preferisce percorsi misti, non monotematici: il turista del vino cerca anche ottime esperienze gastronomiche."

Se si considera l'offerta enogastronomica, i numeri del nostro Bel Paese sono di tutto rispetto, con 821 Indicazioni Geografiche Food & Wine, 586 ristoranti di eccellenza, 11.329 agristori, 18.632 agriturismi con alloggio, 169 Strade del Vino e dei Sapori, 12.446 agriturismi che offrono proposte turistiche quali maneggi, escursioni guidate a piedi o in mountain bike, fattorie didattiche etc. A ciò si aggiungono una molteplicità di altre esperienze food & beverage, quali Musei del Gusto, esperienze in cantina, eventi tematici e scuole di cucina.

 

 

 

 

 

 

 

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I vini Pian delle Vette protagonisti su Gustibus in onda su La 7

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Domenica 24 dicembre, l'Azienda Agricola Pian delle Vette è stata protagonista nella trasmissione televisiva Gustibus in onda su La 7, dedicata alla scoperta del patrimonio enogastronomico del nostro Paese e alle professioni che per esso lavorano. Ogni domenica mattina il programma condotto da Roberta De Matthaeis racconta ai telespettatori territori italiani defilati e poco conosciuti che, però, custodiscono veri e propri tesori paesaggistici ed enogastronomici che meritano di essere conosciuti e valorizzati.

In ogni puntata lo storytelling dei luoghi si incrocia con quello delle produzioni agroalimentari gastronomiche tipiche, accuratamente selezionate in collaborazione con "La Tavola Italiana", associazione no - profit che certifica la qualità delle filiere alimentari, e l'eccellenza delle materie prime impiegate nelle tecniche di lavorazione.

Nella puntata andata in onda il giorno della vigilia di Natale, ampio spazio d'approfondimento è stato dedicato all'Azienda Agricola Pian delle Vette di Vignui di Feltre, nata nel 2000 grazie ad un finanziamento Interreg, ed oggi acquisita e gestita da Egidio D'Incà e Walter Lira, due noti imprenditori feltrini che l'hanno saputa rilanciare sia a livello di brand, sia a livello di produzione, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti ufficiali per l'alta qualità dei propri vini di montagna, riuscendo così a fare dell'impegno e della passione per il vino e per l'ambiente, il vero motivo del proprio operare e credere.

Per rispettare questi principi, i due soci hanno voluto dare alla propria azienda agricola una dimensione "a misura d'uomo" tale da permettere una completa autonomia nella sua gestione operativa, affinchè tutte le operazioni colturali siano mirate alla salvaguardia della fragilità dell'ecosistema. 

Consapevoli di operare in un ambiente difficile, ma appartenente a quelle realtà enologiche italiane di grande pregio paesaggistico, storico e culturale, ogni loro decisione è stata ed è tutt'oggi dettata dal rispetto di alcune regole. Ad esempio, la scelta varietale ha fatto ricorso a vitigni autoctoni locali e a quelle selezioni che più si adattano all'ambiente delle Dolomiti Bellunesi e che maggiormente possono farsi portavoce dei rigidi inverni, dei sensibili sbalzi termici notte / dì e delle ristrettezze nutritive dei suoli.

La gestione annuale dei vigneti privilegia l'esposizione dei grappoli e delle foglie al sole, tanto che i vini ricordano l'armonia del paesaggio, la quiete dei luoghi di montagna, il benessere dei vigneti e la ricca biodiversità che li arricchisce di profumi e aromi garantendo tipicità e unicità.

Pian delle Vette Cantina di Montagna ogni vigneto rappresenta una piccola nicchia studiata appositamente per promuovere e valorizzare l'interazione tra la vite e l'ambiente circostante per ottenere così vini unici, con un'autentica espressione del terroir di montagna lontano da mode e tendenze del momento.

Fondamentale resta il principio che ha ispirato l'impegno e il duro lavoro portato avanti negli anni dai due imprenditori vinicoli bellunesi che si basa sulla volontà d far avvicinare il consumatore finale al proprio prodotto, attraverso una particolare esperienza degustativa e una piena trasparenza d'informazioni, per spiegare la purezza e la qualità dei propri vini delle Dolomiti Bellunesi a chi sa davvero apprezzare i "silenzi" della vita.

L'estensione dei vigneti che si trovano a Vignui di Feltre, è di 2 ettari e mezzo su cui crescono le bacche rosse tipo Pinot Nero, Teroldego, Gamaret e Diolioner, le bacche bianche Chardonnay, Muller Turgau e Traminer Aromatico

Quattro di queste varietà fanno parte dell'IGT delle Dolomiti (Pinot Nero, Teroldego, Muller Turgau e Traminer) mentre dal 2013 il vino spumante è DOC Serenissima. 

Qualche giorno fa i due noti imprenditori agricoli bellunesi hanno avuto l'onore di accompagnare i reporter dell'emittente televisiva La 7 a visitare la loro Cantina di Montagna e i vigneti, dove è stata anche registrata un intervista ad Egidio D'Incà sulle eccellenze culinarie venete

Durante le riprese, non sono mancati gli aneddoti come quello legato alla scelta del nome dato allo spumante Metodo Classico Mat'55 - Millesimo 2009 - Sublimazione dell'Attesa.  Come hanno avuto modo di spiegare i due imprenditori vitivinicoli, questo particolare nome deriva dal fatto che entrambi i soci di Pian delle Vette sono nati nel 1955 e, nonostante i prestigiosi traguardi e riconoscimenti ufficiali ricevuti nel corso degli anni, oggi, c'è ancora chi sostiene che siano stati davvero matti a voler intraprendere questa loro avventura nel mondo del vino.

 

 

 

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Pian delle Vette alla presentazione della Guida ai Sapori e Piaceri del Veneto.

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Anche il mese di novembre 2017 si è concluso in modo trionfale per l'Azienda Agricola Pian delle Vette che è riuscita a portare a casa un altro prestigioso riconoscimento ufficiale per l'alta qualità dei suoi pregiati vini di montagna prodotti a Vignui di Feltre, un piccolo borgo immerso nella natura incontaminata del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Lunedì 27 novembre Egidio D'Incà e Walter Lira, i due soci titolari di Pian delle Vette Cantina di Montagna, sono stati invitati alla presentazione della Guida ai Sapori e Piaceri di Venezia e del Veneto, che si è tenuta nella prestigiosa sede storica del Caffè Pedrocchi di Padova, in quanto inseriti nella Guida da parte di Giovanni Zanon, titolare del Ristorante Corte dell'Hotel Villa Abazia di Follina (TV) che presenta il Pinot Nero - annata 2012 - "come il gioiello che più mi attrae tra le 800 etichette della nostra carta vini". 

La Guida ai Sapori e Piaceri del Veneto.

Dal 2004 il quotidiano Repubblica accompagna i lettori alla scoperta dei più significativi ed importanti cambiamenti della società, del territorio e della cultura, prestando un particolare occhio di riguardo anche ai Sapori gastronomici più tradizionali e innovativi che ogni regione d'Italia propone. 

La Guida ai Sapori e ai Piaceri del Veneto si presenta come uno scrigno delle eccellenze non solo gastronomiche, ma anche storiche e paesaggistiche, in grado di promuovere e rappresentare un territorio da sempre ricco di tradizioni, usanze e costumi, ma anche di numerose bellezze e storie spesso sconosciute che meritano di essere conosciute, raccontate e vissute. Un viaggio che percorre le province di Venezia, Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Verona e Vicenza, per promuovere e valorizzare tradizioni ed usanze venete di un tempo, ma soprattutto i Sapori e i Piaceri che dalla tavola arrivano agli incantevoli scorci che il paesaggio Veneto sa proporre ed offrire.

Ci sono volute più di 500 pagine per raccontare la Regione Veneto attraverso una dettagliata presentazione dei luoghi dei suoi grandi scrittori come Buzzati o Mario Rigoni Stern, Goethe o Hemingway, dei vari percorsi storici dedicati alla Grande Guerra e alle numerose Ville Venete

Ovviamente la parte più consistente della Guida è riservata ai Sapori e Piaceri del Veneto. Nei 648 ristoranti dislocati tra le province e le aree urbane della nostra regione, si possono assaggiare proposte di piatti più tradizionali della cucina veneta, con la possibilità di effettuare piacevoli tappe gourmet nei locali degli Chef più innovativi e all'avanguardia.

Le 266 botteghe del gusto, insieme con gli 88 locali per cicchetti e spunciotti vari, le 92 dimore di charme, i 41 caseifici e i 126 produttori di vino permettono di scoprire particolari itinerari enogastronomici che spaziano dalla città alla campagna, all'insegna della conoscenza e della promozione dei prodotti tipici della Regione Veneto.

Non solo suggerimenti culinari, ma anche un ritratto complessivo di questa magnifica regione, alla scoperta di tesori storici e naturalistici e delle numerose mete turistiche venete  ideali per trascorrere una splendida vacanza, oppure un indimenticabile e romantico weekend all'insegna del benessere e del cibo di alta qualità; è questo l'obiettivo che si pone la Guida ai Sapori e Piaceri di Venezia e del Veneto 2018, che è già disponibile in edicola (in allegato al quotidiano Repubblica a € 9,90 in più), oppure acquistabile nelle librerie, o presso lo store online di Repubblica e, infine, sui siti di Amazon e IBS.

 

 

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Pian delle Vette alla Fiera Mercato Slow Beans a Mel.

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Sarà Mel, incantevole cittadina al centro della ValBelluna che sorge come nucleo compatto su un colle con palazzi e chiese ricche di opere d'arte, ammessa recentemente nel circuito dei Borghi più belli d'Italia, ad ospitare dal 2 al 3 dicembre 2017 l'ottava edizione di Slow Beans, manifestazione nazionale che riunisce i presidi dei legumi italiani tutelati da Slow Food, legati alla cultura gastronomica dei territori di origine.

Slow Beans nasce nel 2010 come evento gastronomico ideato dalla condotta Slow Food Lucca Compitese Orti Luccesi, sulla scia del recupero del fagiolo rosso di Lucca che dal 2012 è diventato Presidio. Grazie a questo successo, il progetto Slow Beans ha impiegato davvero poco tempo per raggiungere altri prestigiosi traguardi riuscendo a riunire in rete, nel perseguimento di obiettivi comuni, tutti i più importanti Presidi del Fagiolo italiani: il fagiolo di Badalucco, Conio e Pigna (Liguria), quello di Controne (Campania), la Piattella Canavesana di Cortereggio (Piemonte), il fagiolo di Sorana (Toscana), il fagiolo Gialèt della ValBelluna (Veneto), la fagiolina del lago Trasimeno (Umbria), il fagiolo Cosaruciaru di Scicli (Sicilia) e, ovviamente, quello rosso di Lucca (Toscana).

Questa rete è diventata una fonte preziosa di sostegno alle loro attività agricole e commerciali, configurandosi sia come luogo di scambio di esperienze, condivisioni e nuove idee, sia facendosi promotrice di uno strumento di promozione collettiva e cooperante.

Non a caso racchiusi dentro a Slow Beans oggi non ci sono soltanto i Presidi del Fagiolo, ma anche quelli di altre leguminose come la Roveja di Civita di Cascia (umbria), la Fava Cottora dell'Amerino (Umbria), il fagiolo dente di morto di Acerra (Campania), la Cicerchia di Serra De Conti (Marche), il Cece di Cicerale (Campania), la Lenticchia di Villalba (Sicilia), così come aderiscono anche la Comunità del Cibo di Cannaviri del Sannio e quella della Fagiolina di Arsoli e della Piattella Pisana.

I fagioli, freschi o essiccati, sono stati i veri protagonisti delle dispense degli italiani fino agli ultimi decenni del Novecento, basti pensare che nel Medioevo questi legumi rappresentavano la scelta migliore da affiancare o sostituire ai cereali da parte della popolazione meno abbiente.

Oggi, perlopiù, conosciamo e utilizziamo le poche varietà proposte dall'industria diffuse nelle produzioni in scatola, e molto raramente sulle nostre tavole ci allontaniamo dal consumo di fagioli, ceci, lenticchie e piselli. 

L'importante lavoro svolto negli anni dall'Associazione Internazionale No Profit Slow Food ha favorito la salvaguardia, il recupero e la valorizzazione di antiche varietà autoctone, tant'è che finalmente possiamo disporre di un'ampia varietà di legumi recuperati e di agricoltori che hanno ripreso a coltivare e a vendere questi prodotti, facendosi promotori di un tessuto di biodiversità che rischiava di scomparire per sempre.

A questa prestigiosa fiera - mercato sarà presente, in collaborazione con l'Associazione Temporanea di Scopo Punto Verde Dolomiti, anche Pian delle Vette Cantina di Montagna con i suoi pregiati vini di qualità Granpasso annata 2010, medaglia d'oro al concorso "Wine of the Year 2017", indetto dalle Associazioni Via Claudia Augusta Altinate di Germania, Italia e Austria e la Croda Bianca annata 2016, vino spumante bianco Extra Brut - metodo ancestrale. 

Per queste due giornate Slow Beans ha in riservo un ricco programma di eventi e attività adatte a soddisfare tutte le fasce di età: conferenze, workshop, corner scientifici per adulti e bambini, una mostra mercato lungo le vie del centro di Mel e, infine, le Fagioliadi una gara semiseria in cucina che vedrà protagonisti i coltivatori diretti impegnati ai fornelli e il pubblico in veste di giudice, che riscuote sempre più consensi e apprezzamenti proprio per la qualità dei piatti serviti in tavola che risultano molto ragguardevoli per creatività, gusto e valore estetico anche se preparati nelle cucine casalinghe.

Vi aspettiamo in numerosi a questa due giorni all'insegna del gusto e della biodiversità per farvi scoprire mille curiosità su questi legumi e sugli altri prodotti tipici delle Dolomiti Bellunesi e nazionali.   

 

 

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Pian delle Vette: vini di qualità eccellente prodotti nel rispetto della sostenibilità ambientale.

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A conferma degli importanti passi in avanti compiuti in questi anni nel miglioramento della qualità dei vini prodotti, il Pinot Nero annata 2012 di Pian delle Vette Cantina di Montagna ha vinto nella categoria vini rossi la medaglia d'oro al prestigioso concorso "Dubrovnik FestiWine Tropic 2017", un importante evento internazionale dedicato al mondo del vino che ha visto la presenza di numerose delegazioni di buyers provenienti da diversi paesi europei.

Un altro successo per l'Azienda Agricola Pian delle Vette di Feltre che quest'anno è stata premiata anche al BeoWine Festival di Belgrado, la più importante fiera enologica dell'Europa sudorientale con un doppio riconoscimento: medaglia d'oro per il Pinot Nero 2012 e d'argento per il Granpasso 2010, un vino prodotto con il Teroldego, vitigno caratteristico del Trentino Alto Adige che permette così di ricavarne un prodotto di grande struttura, dal profumo intenso, elegante e delicato.

Inoltre, lo scorso luglio ad Augusta, proprio con quest'ultimo vino Pian delle Vette ha portato a casa l'ennesima medaglia d'oro al concorso "Wine of the Year 2017" organizzato dalle Associazioni "Via Claudia Augusta" di Germania, Italia e Austria.

Proprio in qualità di vincitrice di questo premio, la Cantina Pian delle Vette ha potuto partecipare recentemente alla 26^ edizione del "Merano Wine Fwstival" uno dei più prestigiosi appuntamenti annuali dedicati al mondo del vino, che si è concluso martedì 14 novembre con una grande affluenza di visitatori. 

Presenziare a questa manifestazione ha rappresentato per Egidio D'Incà Walter Lira, i due titolari di Pian delle Vette, un'occasione fondamentale per un'azienda che da anni è impegnata nel far conoscere, in Italia e nel resto del mondo, l'alta qualità dei propri vini di montagna prodotti a Vignui di Feltre, un piccolo borgo rurale immerso nelle Dolomiti Bellunesi, patrimonio dell'UNESCO.

Pian delle Vette, cosi come molte altre aziende aderenti al Consorzio Coste del Feltrino, punta ad un modello di coltivazione della vite non invasivo, legato al rispetto della sostenibilità ambientale, basti pensare che la scelta varietale ha fatto ricorso a quelle cultivar autoctone nazionali e internazionali che meglio si adattano all'ambiente di montagna e che maggiormente possono farsi portavoce dei rigidi inverni, dei sensibili sbalzi termici notte / dì e delle ristrettezze nutritive dei suoli. 

I vini prodotti da questa azienda vitivinicola ricordano l'armonia del paesaggio, la quiete dei luoghi, il benessere dei vigneti e la ricca biodiversità che li arricchisce di profumi e aromi unici, garantendo tipicità e unicità. 

Uno dei prossimi obiettivi sul quale Pian delle Vette ha ancora molto da lavorare è quello di riuscire a convincere alcuni ristoratori bellunesi dell'effettiva bontà e qualità dei propri vini, in quanto persiste ancora in Provincia di Belluno una certa diffidenza nel voler proporre e servire in tavola un vino locale (vino a chilometro zero) rispetto a quelli di altre regioni vitivinicole italiane, nonostante sia appurato che i vini bellunesi siano sempre più apprezzati, riconosciuti e premiati non solo a livello nazionale, ma anche internazionale.   

 

 

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Soc. Agr. Pian delle Vette
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Siamo aperti il sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Gli altri giorni ci siamo saltuariamente,
quindi consigliamo di telefonare allo +39 329.8191436 - +39 329.8191436.


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