Storia dei nomi dei vini_ diciassettesimo episodio.
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CAMPUS - Champagne.
L'origine del nome Champagne, regione francese e insieme appellativo delle famose bollicine, non è riconducibile a nessuno dei tre vigneti - Pinot Nero, Chardonnay, Pinot Meunier - impiegati per produrre il celebre vino. Anche in questo caso è il luogo a prestare il proprio nome al vino e, nel nostro caso, è riconducibile ancora una volta alla romanità.
L'antica Durocortorum oggi Reims, capoluogo dello Champagne, fu scelta nel 57 a.C. da Giulio Cesare come capitale di tutta la Gallia sottomessa e nel volgere di pochi anni i romani trasformarono il territorio popolato dai galli remi nell'epicentro di ben otto strade commerciali, strutture viarie portanti della terra appena conquistata.
La provincia romana si sviluppò rapidamente sino ad abbracciare gli attuali dipartimenti dell'Aisne, Marna, Mosa, Ardenne e sconfinando nei territori oggi compresi da Belgio e Lussemburgo. La fedeltà dei remi nei confronti di Roma rappresentò un potente fattore di sviluppo economico e commerciale della provincia Belgica sino a tutto il V secolo d.C., quando Durocortorum fu devastata dai barbari. Furono cinque secoli durante i quali la vite è piantata, coltivata e messa a frutto.
I glottologi francesi riconducono il nome Champagne alla medesima radice campus che origina il nome di un'altra regione, la Campania. Una generica definizione latina con la quale si indica una terra piatta e uniforme, buona per i scopi militari come nel caso del Campus Martins, i due chilometri quadrati odierni di Campo Marzio, dapprima ai confini dell'Urbe e poi impiegati da Augusto per acquartierare due delle sue legioni, la VII Via Lata e la IX Circus Flaminius. Ma anche un termine con il quale si indica un orizzonte ampio, coltivabile, una distesa di campi dove introdurre la coltura del frumento o della vite.
Secondo recenti ricerche la prima zona dello Champagne a essere coltivata a vite fu con ogni probabilità quella intorno a Merfy, un piccolo villaggio situato a sette chilometri a nordest del capoluogo, sul prolungamento della montagne di Reims noto come Massiccio di Saint Thierry.