Categorie Vini


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I nostri vini direttamente a casa tua, in tutta Italia, spedizione gratuita!

Pubblicato in Novità & Eventi

Pian delle Vette si è organizzata e può consegnare i propri vini a casa in tutta Italia. Vai direttamente nel nostro e-commerce, scegli il meglio dei nostri prodotti e in pochi giorni avrai i migliori vini della nostra cantina di montagna. La spedizione gratuita acquistando un cartone da 3 bottiglie.

 

Walter Lira e Egidio D’incà, i vignaioli, hanno studiato  un modo agevole per far arrivare i propri vini a casa propria.

 

Per ottimizzare la scelta di vini così importanti è possibile comporre i cartoni come lo desideri. Le spedizioni gratuite sono possibili con l’ordine di almeno 3 bottiglie cadauno o multipli sempre di 3. Puoi scegliere un mix di vini come abbiamo preparato sul sito o avere lo stesso tipo di vino! Siamo una cantina di nicchia, con produzioni limitate e curiamo la qualità. Acquistando i nostri vini scoprirete il fantastico mondo del vino di montagna, prodotti ai piedi delle Dolomiti!” 

 

Che vino si può ricevere a casa?

 

Tutti i vini del sito sono acquistabili, ma in particolare ti proponiamo alcuni vini di super nicchia, prodotti speciali, edizione limitata, poco noti ma davvero esperienze di tasting eccezionali. Ti va si scoprirli con noi?  

 

Ecco i nostri 6 capolavori:

 

Matt’55 2011 bollicine metodo classico, irrinunciabili. Fresche, esuberanti e sofisticate, rivelano subito la mineralità gessosa, quasi sulfurea del vino, accompagnate da un tocco erbaceo di erbe di montagna, melissa e tostature fumèe. Il Matt’55 proposto è Extra Brut Millesimato 2011, sboccatura  a maggio 2018, 72 mesi cioè 6 anni di sosta sui lieviti. Remouage a mano! Ormai le bollicine sono a tutto pasto, dall’aperitivo fino alla chiusura ad eccezione dei dessert: pesce, zuppe, carni bianche e formaggi lo adorano! Adorato dai nostri clienti chef stellati di Cortina d’Ampezzo! Link all'articolo

 

 

Granpasso 2012 limited edition: solo 1.300 bottiglie! Un capolavoro di Teroldego 100%, tutti dicono! Nonostante il luogo del Teroldego DOC sia in Trentino, nella Piana Rotaliana, questo nostro Teroldego ha suscitato non poche invidie. Al naso un fruttato di prugna in confettura, fiori appassiti, cioccolatino ripieno di liquore di marasca e note balsamiche. Un gusto avvolgente e strutturato, con tannino piacevolmente levigato, che avvolge e non stordisce le papille gustative. Come ogni vino importante rimane a lungo sul palato ricordando le note di ciliegia matura.  Perfetto per gli abbinamenti importanti fra cui carni rosse, cacciagione e selvaggina, ma anche la cucina di montagna, la famosa polenta e capriolo o i formaggi stagionati di malga. Link all'articolo

 

Gnomé 2013 sconosciuto ai più il vitigno da cui deriva, il Gamaret vitigno svizzero, perfetto per la produzione di montagna! Rosso rubino intenso con lievi sfumature granate, al naso regala note di frutta ancora croccante: mela rossa e marasca, fresco e sapido, persistente e abbastanza intenso. Gli chef lo consigliano con piatti a base di carne, spiedo, salumi tipici e cacciagione. Ottimo con formaggi stagionati, soprattutto quelli di malgaSuper limited edition: solo 1.000 bottiglie! Una vera rarità. Link all'articolo

 

Scalon 2013solo 800 saranno i fortunati che potranno degustarlo! Perché solo 800 sono le bottiglie acquistabili! Questo vino deriva dal vitigno Diolinoir, vitigno svizzero perfetto per i nostri climi. Al naso esprime note floreali e fruttate di fragola, ribes nero e prugna evolvendosi poi in una nota di sottobosco, di cedro e quercia. Rosso rubino intenso con note granate pronunciate. I sommelier lo consigliano con piatti a base di carne rossa e selvaggina di pelo e di penna, ottimo con formaggi stagionati e saporiti in particolare consigliamo i Formaggi delle Dolomiti. Link all'articolo

 

Croda Bianca 2016, Vino Spumante Bianco Extra Brut Metodo Ancestrale. Un vino dal colore giallo paglierino scarico profumato, fresco e citrin, sentori fruttati di mela verde, pera, limone e cedro con un tocco di speziato mediterraneo con salvia e timo. Leggermente sapido, croccante, con spiccata acidità e finale asciutto. Ottenuto con il 50% Muller Turgau, 50% Bianchetta, 12,5% di grado alcolico, perfetto per aperitivi, antipasti, piatti e grigliate a base di pesce, carni bianche ma anche a tutto pasto. Link all'articolo

 

Dumalis 2016 Vino Spumante Rosé Extra Brut, rosa tenue come il colore di moda in questa stagione che le donne adorano! Realizzato utilizzando il  Metodo Ancestrale, riservato a soli 600 amanti dei prodotti vinificati perché solo 600 sono le bottiglie di questo Rosé speciale!  Il Metodo Ancestrale è il padre fondatore delle bollicine, visto che è un antico processo che mantiene una naturalità persa con i nuovi metodi. Solo una leggera pressatura delle uve necessaria per l'estrazione dei lieviti indigeni presenti nella buccia dei grappolo. Questo nulla toglie all’esperienza di degustazione: il nostro Dumalis rilascia profumi intensi, eleganti, di  piccoli frutti rossi delicate note floreali di rosa, crosta di pane e lievito. Buona acidità e freschezza con finale asciutto e persistente. Le uve: 90% Pinot Nero vinificato in bianco, 10% Gamaret (vitigno svizzero) Aperitivi, antipasti, creme di verdure, piatti e grigliate a base di pesce. Link all'articolo

 

Muller Thurgau 2018 in purezza, bianco fermo, profumo intenso con note minerali evidenti, sentori di pietra focaia e sottobosco. Ottimale servito a 8 - 10°: dopo leggera ossigenazione nel bicchiere, il fruttato con agrumi e pesca bianca e note speziate mediterranee con timo ed origano. Gusto leggero, equilibrato, con acidità presente e ben bilanciata. Perfetto per un aperitivo, adatto alla cucina tipica di montagna, come gli Spaztli, gli Strangolapreti, (gnocchi di verdura) e trota salmerino di lago. Non disdegna certamente i fritti di mare o i molluschi e crostacei alla brace. Link all'articolo

 

 

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Croda Bianca - annata 2016 - metodo ancestrale

Pubblicato in Abbinamento Carne

Vino Spumante Bianco Extra Brut METODO ANCESTRALE.

Profumo di buona intensità fresco e citrino con note fruttate di mela verde, pera, limone e cedro, nel finale emerge lo speziato mediterraneo con salvia e timo. Al gusto salato, croccante, con spiccata acidità e finale asciutto.

UVE: 50% Muller Turgau, 50% Bianchetta

COLORE DEL VINO: Colore giallo paglierino scarico. 

GRADO ALCOLICO: 12,5%

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 8-10°C.

ABBINAMENTO: Aperitivi, antipasti, piatti e grigliate a base di pesce e carni bianche, ma anche a tutto pasto.

ZONA DI PRODUZIONE: Feltre, località Vignui (altitudine 580 m/slm).

RESA PER ETTARO: 70 q/ha

NUMERO BOTTIGLIE: 3.900 bottiglie prodotte.

VENDEMMIA: Manuale in cassetta con selezione in vigna.

AFFINAMENTO: Dopo 48 ore di criomacerazione sulle bucce si affina in acciaio per 8/9 mesi e poi in bottiglia per almeno 4 mesi.

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Croda Bianca - annata 2016 - metodo ancestrale

Pubblicato in Abbinamento Formaggi

Vino Spumante Bianco Extra Brut METODO ANCESTRALE.

Profumo di buona intensità fresco e citrino con note fruttate di mela verde, pera, limone e cedro, nel finale emerge lo speziato mediterraneo con salvia e timo. Al gusto salato, croccante, con spiccata acidità e finale asciutto.

UVE: 50% Muller Thurgau, 50% Bianchetta

COLORE DEL VINO: Colore giallo paglierino scarico. 

GRADO ALCOLICO: 12,5%

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 8-10°C.

ABBINAMENTO: Aperitivi, antipasti, piatti e grigliate a base di pesce e carni bianche, ma anche a tutto pasto.

ZONA DI PRODUZIONE: Feltre, località Vignui (altitudine 580 m/slm).

RESA PER ETTARO: 70 q/ha

NUMERO BOTTIGLIE: 3.900 bottiglie prodotte.

VENDEMMIA: Manuale in cassetta con selezione in vigna.

AFFINAMENTO: Dopo 48 ore di criomacerazione sulle bucce si affina in acciaio per 8/9 mesi e poi in bottiglia per almeno 4 mesi. 

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Croda Bianca - annata 2016 - metodo ancestrale

Pubblicato in Abbinamento Pesce

Vino Spumante Bianco Extra Brut METODO ANCESTRALE.

Profumo di buona intensità fresco e citrino con note fruttate di mela verde, pera, limone e cedro, nel finale emerge lo speziato mediterraneo con salvia e timo. Al gusto salato, croccante, con spiccata acidità e finale asciutto.

UVE: 50% Muller Turgau, 50% Bianchetta

COLORE DEL VINO: Colore giallo paglierino scarico. 

GRADO ALCOLICO: 12,5%

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 8-10°C.

ABBINAMENTO: Aperitivi, antipasti, piatti e grigliate a base di pesce e carni bianche, ma anche a tutto pasto.

ZONA DI PRODUZIONE: Feltre, località Vignui (altitudine 580 m/slm).

RESA PER ETTARO: 70 q/ha

NUMERO BOTTIGLIE: 3.900 bottiglie prodotte.

VENDEMMIA: Manuale in cassetta con selezione in vigna.

AFFINAMENTO: Dopo 48 ore di criomacerazione sulle bucce si affina in acciaio per 8/9 mesi e poi in bottiglia per almeno 4 mesi. 

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Mat’55 entra nei 100 migliori vini italiani per Golosaria

Pubblicato in Novità & Eventi

Top Hundred è la selezione dei 100 migliori vini italiani a Golosaria.

Apprendere che il nostro Spumante Metodo Classico Pas Dosè “Mat ‘55” è entrato a far parte dei 100 migliori vini italiani, ci ha davvero commosso!

Selezionato da Golosaria, punto di riferimento dell’enogastronomia italiana, che da 17 anni individua e valuta le 100 cantine che meritano il podio, senza mai premiare quelle degli anni precedenti. Il premio Top Hundred è davvero un risultato importante per la nostra azienda agricola, cantina di montagna e per la viticoltura la provincia di Belluno e per Feltre.

Paolo Massobrio, importante giornalista enogastronomico, insieme all'altrettanto famoso esperto giornalista Marco Gatti,  ci consegneranno l’ambito premio a Milano, domenica 27 ottobre.

Saremo a Golosaria Milano, al Mi.Co – Fieramilanocity, il riconosciuto evento che accoglie moltissime imprese di nicchia, che puntano alla qualità e al valore del prodotto in sé, e che qui trovano un adeguato palcoscenico per la loro valorizzazione.  Golosaria si terrà dal 26 al 28 ottobre www.ilgolosario.it.

 

Premio qualitativo storico

Compie 17 anni la sfida di Paolo Massobrio e di Marco Gatti che negli anni hanno raccontato queste scoperte nei libri L’Ascolto del vino di Comunica Edizioni e Vino. Assaggi memorabili di quel giorno e di quell'ora di Cairo Editore. Pian delle Vette è entrata in questo percorso a pieno titolo quale rappresentante della evoluzione qualitativa del vino italiano e di quello veneto in particolare. Una grande responsabilità e un grande stimolo, quello di migliorare ulteriormente il nostro prodotto. Questa vittoria si aggiunge alla nomination per Ethico Food Design 2019, un anno davvero denso di soddisfazioni per Pian delle Vette. Un grazie a tutti i collaboratori da parte di noi soci, Egidio D’Incà e Lira Walter che hanno sostenuto con il loro lavoro questo nostro percorso.

 

Pian delle Vette fra i best del mondo wine italiano

La selezione di quest'anno ci vedrà nell'area WINE di Golosaria, dove sono attese 100 aziende, ma all'evento sarà possibile anche degustare molti vini nei diversi wine tasting e fare assaggi nei dispenser di Wineemotion. Pian delle Vette non sarà fra gli espositori, siamo in piena vendemmia 2019 e non possiamo lasciare i campi in questo periodo. Oltre ai 100 vini di cui Mat’55 fa parte, entra saranno presenti anche i "Fuori di top". Si tratta in questo caso di cantine, per lo più piccole o piccolissime e spesso nuove, con vini eccezionali che Massobrio e Gatti hanno scoperto e promosso a chiusura della selezione effettuata con degustazioni collettive.

A completare il quadro la scelta di 21 Cantine “Memorabili" che rappresentano quelle realtà storiche, già premiate con il Top Hundred, ma che vivono un costante miglioramento della loro offerta. Ci auguriamo che Pian delle Vette possa, nei prossimi anni, aggiungersi alle Memorabili. Vi terremo aggiornati sui nostri social.

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La temperatura ideale per servire il vino in estate.

Pubblicato in Novità & Eventi

L'estate, è la stagione in cui le cene e i momenti conviviali tra amici si moltiplicano a dismisura. Si mangia più leggero, si sperimentano ricette inedite, ci si sbizzarrisce negli abbinamenti con i vini, in un valzer di rossi, bianchi e spumanti. Ma a che temperatura ciascuno di essi va servito in tavola quando la colonnina di mercurio supera quota 25 - 30°C? 

Prima di compiere colossali errori e figuracce con i vostri ospiti, ricordatevi che un vino troppo caldo o ghiacciato è come uno splendido vestito ma di un'altra taglia rispetto alla propria. Sarà lo stesso bello, ma anche deludente!

Premesso che la temperatura di servizio è un aspetto di primaria importanza per poter apprezzare al meglio le qualità olfattive e gustative di un vino, ecco qualche utile consiglio per riuscire a valorizzare al meglio ogni bottiglia, anche in queste piacevoli serate estive.

I Vini Bianchi: freschi ma non ghiacciati.

I vini bianchi sono in genere più acidi dei vini rossi e, proprio rispetto a questi, sono più poveri in tannini e quindi la sensazione di astringenza sarà molto più bassa, praticamente quasi nulla. Tenendo in dovuta considerazione che una qualsiasi bevanda acida risulta più gradevole se consumata a temperature più basse, i vini bianchi generalmente non vanno serviti ne troppo caldi, ne tanto meno troppo ghiacciati. La regola che vi consigliamo di seguire è questa: per i bianchi giovani e secchi la temperatura di servizio preferenziale varia dai 6 agli 8°C, salendo ai 10 - 12°C per quelli prodotti con Metodo Charmat oppure con Metodo Classico Millesimato. 

I Vini Rossi: caldi ma non troppo.

La temperatura di servizio dei vini rossi è condizionata da diversi fattori, ma vista la loro natura più tannica e meno acida dei vini bianchi, si tende solitamente a servirli più caldi. Ad esempio, rossi giovani e ancora poco tannici si possono degustare ad una temperatura compresa fra i 14 e i 16°C, mentre per quelli più corposi e tannici si può arrivare tranquillamente anche ai 18°C. Per quanto riguarda i vini rossi affinati per anni in bottiglia, di corpo e ancora tannici, si predilige portarli in tavola a 18°C, non escludendo di poter arrivare anche ai 20°C. Va inoltre precisato che un vino rosso giovane poco tannico e strutturato, può essere servito fra i 12 e i 14°C; questa regola si applica molto bene per esempio ai vini novelli che, proprio per la loro particolare tecnica di vinificazione, risultano poveri in tannini e si possono servire più freddi rispetto alle altre tipologie di vini rossi, senza risultare astringenti, ma invece molto gradevoli al palato. 

Gli spumanti: briosi ed effervescenti come la brezza estiva.

Con la loro frizzante effervescenza, gli spumanti sono perfetti per accompagnare un aperitivo in riva al mare oppure in cima ad una montagna, magari proprio al tramonto del sole. E in fatto di temperature, la regola vuole che gli spumanti bianchi dolci e aromatizzati vanno serviti attorno agli 8°C. 

Gli spumanti dolci rossi ad una temperatura compresa fra i 10 - 12°C, anche se quelli più aromatici sopportano senza alcun problema temperature più basse, mentre per quelli un po' più tannici sarà necessario invece prevedere di aumentare la loro temperatura fino ai 14°C. 

Una considerazione importante va fatta per gli spumanti Metodo Classico e per quelli Champenoise. In genere questi spumanti vengono serviti a temperature comprese fra gli 8 e i 10°C, ma tuttavia quando si tratta di millesimati importanti oppure di spumanti che sono stati affinati per lungo tempo, si può arrivare ai 12°C, in modo da favorire al meglio gli aromi più complessi che faticosamente e lentamente si sono sviluppati nel corso del tempo.

Adesso che disponete di questa guida con alcune prime informazioni utili da conoscere sulle principali temperature di servizio dei vini, non vi resta che fare le vostre prove. Sperimentate, sbagliate, imparate e riprovate.

Se poi necessitate di ulteriori chiarimenti in merito, non esitate a contattarci o a venirci a trovare direttamente in Cantina, anche per una piacevole degustazione dei nostri pregiati vini di montagna prodotti a Feltre, sede del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

 

 

 

 

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Il Metodo Martinotti - Charmat, che cos'è?

Pubblicato in Novità & Eventi

Fino alla fine del 1800 il Metodo Classico era l'unico utilizzato per la produzione di vini spumanti. Fu Federico Martinotti (1860 - 1924), Direttore dell'Istituto Sperimentale per l'Enologia di Asti, a inventare e brevettare nel 1895 il metodo di rifermentazione in grandi recipienti, adottato poi intorno al 1910 dal francese Eugène Charmat, che ne costruì l'attrezzatura; da qui il doppio nome Martinotti - Charmat.

Questo metodo si basa sulla fermentazione del vino in autoclave, ovvero dei grandi contenitori pressurizzati molto simili a grandi silos di acciaio inox, a temperatura controllata, che mantengono intrappolata al loro interno l'anidride carbonica.

Da questo processo di vinificazione si ottengono vini freschi e profumati grazie anche ai vitigni utilizzati, prevalentemente aromatici, per consentire una forte estrazione di aromi e sapori in un lasso di tempo decisamente molto più contenuto rispetto al Metodo Classico; in particolare i vini spumanti dolci trovano proprio in questo metodo quello più adatto alla loro produzione.

Il Metodo Charmat non aspira più di tanto alla complessità, alla struttura e alla longevità del vino, quanto invece ad un'immediata freschezza, alla semplicità aromatica, alla prontezza di beva e ad un prezzo di vendita decisamente molto più contenuto. 

Sia per la relativa facilità produttiva rispetto al Metodo Champenoise sia per una maggiore fruibilità e immediatezza del prodotto finale, oggi è risaputo che sia in Italia sia all'estero, la maggior parte delle bottiglie di spumanti viene realizzata con il Metodo Martinotti Charmat.

Le uve utilizzate possono essere le stesse del Metodo Classico (ovvero le varietà "neutre") ma visto che con questo sistema di vinificazione si ottengono colori più tenui, paglierini, sapori freschi e meno strutturati e profumi meno intensi, le uve più apprezzate sono la Glera (da cui deriva il Prosecco), la Malvasia e la Ribolla Gialla.

Il processo di rifermentazione in autoclave.

Come per il Metodo Classico, la raccolta delle uve viene anticipata in modo tale che queste presentino acidità e freschezza adeguate. Queste due caratteristiche risultano essenziali per poter ottenere spumanti freschi e fruttati.

Una volta raccolta l'uva può non essere pigiata e in questo caso passa direttamente nelle presse pnueumatiche orizzontali che lavorano a 0,5 - 1 bar, permettendo di ottenere un soffice ammostamento. 

Il mosto viene separato dalle parti più solide intorbidanti tramite un processo di chiarificazione, filtrazione, flottazione o centrifugazione. A questo punto, il mosto fiore può essere indirizzato a diverse tipologie di lavorazione, a seconda che si desideri produrre spumanti secchi o più dolci.

Nel primo caso si procede alla normale fermentazione completa, avviando il vino ottenuto alla spumantizzazione. Nella seconda ipotesi occorre invece conservare i mosti come tali, fino al momento della presa di spuma, che può avvenire anche dopo che siano trascorsi diversi mesi.

Il vino base viene posto in autoclave, congiuntamente alla necessaria quantità di zuccheri, lieviti e sostanze azotate, dopodichè viene portato ad una temperatura di 20°C circa.

Non appena inizia il processo fermentativo si può scegliere di regolare la temperatura per ottenere un decorso più veloce oppure più lento, tenendo conto che in quest'ultimo caso le bollicine saranno più piccole e gradevoli sia alla vista, sia al palato. 

La miscela di vino e di lieviti resta all'interno dell'autoclave per un periodo compreso tra i trenta e i novanta giorni ma, nel caso in cui si desideri uno spumante caratterizzato da un aroma di lieviti più accentuato e un perlage fine, questo arco di tempo può essere prolungato a 12 mesi (Charmat Lungo).

Il vino divenuto ormai spumante, viene travasato in autoclave per mezzo di alcune bocchette collocate al di sopra delle fecce, eliminando i suoi residui di lievitazione, mantenendo costante la pressione data dall'anidride carbonica, che normalmente è di 5 - 6 bar, per conservarne almeno 4,5 in bottiglia.

Nel caso si desideri ottenere spumanti dolci, la fermentazione dovrà essere interrotta al momento desiderato raffreddando in modo brusco la massa per bloccare l'attività dei lieviti. Successivamente si dovrà completare la stabilizzazione e, dopo aver effettuato i vari controlli analitici e organolettici, lo spumante è pronto per l'imbottigliamento, che verrà effettuato a freddo, per perdere meno pressione possibile nel passaggio dalla riempitrice alla tappatrice. Come per il Metodo Classico, i tappi usati possono essere in sughero, oppure anche di plastica in quanto il prodotto finale sarà consumato in breve tempo.

In conclusione, rispetto al Metodo Champenoise, le principali differenze consistono nella maggiore rapidità di produzione (da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 8 - 12 mesi), nell'abbattimento dei costi per le lavorazioni del vino, nel far avviare la presa di spuma in un'unica autoclave e nel fatto che tutte le fasi che seguono la rifermentazione, compreso l'imbottigliamento, avvengono in condizioni isobariche. 

Dopo avervi presentato nei dettagli il Metodo Classico e il Metodo Martinotti - Charmat, adesso dovrebbe esservi più chiaro quanto lavoro, passione e dedizione ci sia dietro alla produzione di un vino spumante di alta qualità.

Ora non vi resta che scegliere quale sarà la prossima bottiglia che stapperete per celebrare una ricorrenza o un'occasione particolare. Noi vi consigliamo di brindare puntando sulla qualità del nostro spumante bellunese  Mat'55 Millesimato 2010 - Sublimazione dell'Attesa, Metodo Classico con 72 mesi di maturazione sui lieviti ed altri 8 mesi minimo di maturazione in bottiglia dopo la sboccatura, oppure di provare a degustare la Croda Bianca - Annata 2016 o il Dumalis Rosè - Annata 2016, entrambi prodotti da Pian delle Vette Cantina di Montagna utilizzando il Metodo Ancestrale, che altro non è che un Metodo Classico senza la sboccatura, che permette di ottenere un vino caratterizzato da una stupenda complessità organolettica. 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

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Croda Bianca - annata 2016 - metodo ancestrale

Pubblicato in Vini Bianchi

Vino Spumante Bianco Extra Brut METODO ANCESTRALE.

Profumo di buona intensità fresco e citrino con note fruttate di mela verde, pera, limone e cedro, nel finale emerge lo speziato mediterraneo con salvia e timo. Al gusto salato, croccante, con spiccata acidità e finale asciutto.

UVE: 50% Muller Turgau, 50% Bianchetta

COLORE DEL VINO: Colore giallo paglierino scarico. 

GRADO ALCOLICO: 12,5%

TEMPERATURA DI SERVIZIO: 8-10°C.

ABBINAMENTO: Aperitivi, antipasti, piatti e grigliate a base di pesce e carni bianche, ma anche a tutto pasto.

ZONA DI PRODUZIONE: Feltre, località Vignui (altitudine 580 m/slm).

RESA PER ETTARO: 70 q/ha

NUMERO BOTTIGLIE: 3.900 bottiglie prodotte.

VENDEMMIA: Manuale in cassetta con selezione in vigna.

AFFINAMENTO: Dopo 48 ore di criomacerazione sulle bucce si affina in acciaio per 8/9 mesi e poi in bottiglia per almeno 4 mesi. 

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