I Vini Pian delle Vette protagonisti alla mostra Walter Resentera. Le Figure sui Muri.
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Venerdì 29 dicembre 2017 è finalmente calato il sipario su uno degli eventi culturali maggiormente voluti e sostenuti dall'Amministrazione Comunale Feltrina, ovvero la cerimonia d'inaugurazione della mostra "Le Figure sui Muri" dedicata all'artista feltrino Walter Resentera, che si è svolta alle ore 17:00 nel prestigioso Teatro de La Sena del Comune di Feltre, alla presenza del Sindaco Paolo Perenzin, dell'Assessore alla Cultura Alessandro Del Bianco, della curatrice della mostra Tiziana Casagrande, dell'Architetto Giuliana Zanella e di Michela Tessari, autrice di un saggio in catalogo, che introdurrà il video sulla pittura murale realizzato da Matteo Meldolesi.
L'Enoteca Contemporanea di Paolo Grando ha avuto l'onore di curare il rinfresco preparando per l'occasione tre bocconi speciali ispirati all'affresco realizzato in Birreria Pedavena dal pittore feltrino "La Leggenda dei Monti Pallidi", preparati con alcuni prodotti tipici locali come la peperonata feltrina, il formaggio Piave Oro, lo stracchino del Caseificio Montegrappa, erbette montane raccolte al chiaro di luna ispirati dalla famosa leggenda, innamorati della figlia del Re della Luna.
Alla mescita, non potevano mancare i pregiati vini di alta qualità prodotti dall'Azienda Agricola Pian delle Vette di Vignui di Feltre, che ricordano l'armonia del paesaggio, la quite dei luoghi delle Dolomiti Bellunesi, il benessere dei vigneti e la ricca biodiversità, che li arricchisce di profumi ed aromi garantendo tipicità e unicità.
Walter Resentera: il ritratto di un'epoca italiana.
Walter Resentera nacque il 9 febbraio 1907 a Seren del Grappa (Belluno) da Ernesto Quintino e Olga Scopel. La famiglia si trasferì a Pedavena dove instaurò un profondo rapporto d'amicizia con il titolare della fabbrica di Birra "Pedavena" Giovanni Luciani.
L'artista conseguì il diploma di ragioniere a Padova, ma, fin da giovanissimo, palesò una spiccata passione e inclinazione per il disegno e la pittura.
Dopo aver svolto il servizio militare a Verona, nel 1928 si spostò a Milano, con l'idea di vivere di sola pittura, ma dovette trovarsi presto un'altra occupazione per sopravvivere e mettere in luce il suo talento. Nel frattempo non disdiceva frequentare i classici ritrovi degli artisti milanesi quali il Caffè - Ristorante Savini e la Trattoria Bagutta, dove divenne amico, tra gli altri, di Anselmo Bucci, Mario Vellani Marchi, Giuseppe Novello, Achille Funi, Bernardino Palazzi, dei cartellonisti Mondaini e Sinòpico e di molti altri scrittori come Bacchelli, Rocca, Montale, Gadda, Monelli, Santucci e Zavattini.
Nel febbraio 1929, dopo aver incontrato il grande cartellonista Marcello Dodovich, iniziò a lavorare per lui riuscendo così ad emergere e a farsi conoscere nel mondo dei manifesti pubblicitari e dell'illustrazione.
Successivamente lavorò per Valentino Bompiani, con il quale strinse anche un rapporto d'amicizia, per "L'Illustrazione Italiana", "La Lettura" e altre riviste.
Inoltre riusci a vincere vari concorsi per la cartellonistica di regime. Negli anni Trenta, Walter Resentera riscosse un notevole successo per la sua elevata capacità di interpretare in modo autonomo lo spirito "romano" dell'epoca. Proprio per questo, si guadagnò la stima di Duilio Cambellotti, Arturo Martini, Enrico Sacchetti e del critico Ugo Ojetti.
Resentera si espresse anche nella pittura murale ad affresco, tempera e mosaico. Oltre che per palazzi privati, realizzò i cicli del Ministero dell'Aereonautica a Roma, in collaborazione con Dudovich, del palazzo della Rinascente e dell'aereoporto Forlanini a Milano, Le Leggende dei Monti Pallidi nella Birreria di Pedavena, la volta delle centrali elettriche di Soverzene e Somplago, nonchè l'affresco nella Sala delle Assemblee nella sede milanese dell'Associazione delle Imprese Edili e complementari della Provincia di Milano e il vasto mosaico per lo stabilimento Dreher di Massafra.
Restio a far parte di scuole, movimenti e gruppi, espose in radio e solo dalla metà degli anni Sessanta, quando si trasferì a Monza. Finì per rinchiudersi in sè stesso e uscì dall'isolamento dipingendo quadri da cavalletto nei quali mostrava una particolare abilità nel ritratto. Sentendosi spaesato nell'ambiente milanese, Walter Resentera si trasferì nel 1976 a Treviso dove si aspettava che gli venisse riconosciuta la propria personalità creativa, ma le attese non furono esaudite.
Dopo la scomparsa della moglie Adriana, nel 1991, l'artista ebbe un crollo psicofisico e fu accolto dal nipote a Schio. Qui si spense il 28 luglio 1995.
Walter Resentera. Le Figure sui Muri.
La mostra di opere dedicata a questo artista feltrino, vuole rappresentare un'istantanea storica del periodo a cavallo tra gli anni '30 e '40 ed è suddivisa in 8 sezioni dedicate alla creatività e al grande talento di Walter Resentera, proponendo una raccolta di 160 opere di pittura murale, illustrazione e cartellonistica.
Al piano terra della Galleria d'Arte Moderna "Carlo Rizzarda" di Feltre, sede di questa prestigiosa vetrina, sono esposte le grandi riproduzioni fotografiche, i bozzetti a tempera, carboncino e matite su carta realizzati dal pittore feltrino, assieme ad un video - documentario che presenta e descrive i monumentali affreschi della Birreria Pedavena, della volta della centrale idroelettrica di Soverzene e il fregio della centrale idroelettrica di Somplago.
Nelle altre stanze della Galleria, oltre alla biografia ricostruita attraverso foto e documenti storici, si incontrano la stagione dell'illustrazione, con l'esposizione di riviste, volumi e cartoline d'poca, la pubblicità per il Bovis comparsa su "Le Tre Venezie", la copertina per "La Lettura", "L'Illustrazione Italiana" e la "Rivista Illustrata del Popolo d'Italia", il periodo milanese, con la frequentazione del Ristorante Bagutta dove gravitavano gli artisti, le commissioni della famiglia Borletti - Brustio e l'affresco della Sala delle Assemblee del Circolo delle Imprese Edili e affini della Provincia di Milano.
Di grande impatto sono le opere degli illustri modelli della pittura rurale: Mario Sironi, Achille Funi e Massimo Campigli. Un'ampia sezione è dedicata ai manifesti realizzata grazie alla preziosa collaborazione del Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso. Si va dalle affiches che pubblicizzano prodotti commerciali ai cartelloni della propaganda di regime.
Il percorso nella cartellonistica della mostra feltrina espone rari pezzi dell'arte di Resentera sia pubblicitari, sia celebrativi. La sezione Walter Resentera / Marcello Dudovich: l'allievo, il maestro e il suo fantasma ricostruisce il complicato rapporto tra l'artista e il celebre suocero, illustrando le imprese decorative realizzate a quattro mani proponendo un'ampia selezione di tempere del grande artista triestino.
Il principale obiettivo di questa esposizione d'arte feltrina è mettere in risalto l'elettricità di un artista che è stato non solo testimone, ma anche protagonista indiscusso di un'epoca storica italiana nella quale arte e contesto storico - politico erano allineate in una sorta di simbiosi creativa. Si pensi, ad esempio, alla produzione cartellonistica del ventennio fascista, in cui il tratto grafico, chiaroscuri ed improvvisazione volumetrica, contribuivano a consolidare e a far nascere un'estetica di regime.
Per tutti gli appassionati d'arte e di storia locale, Pian delle Vette Cantina di Montagna consiglia di visitare questa importante mostra che rimarrà aperta dal 30 dicembre 2017 al 29 aprile 2018, con i seguenti orari: dal martedì alla domenica dalle ore 10:30 alle ore 12:30 e dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Costo biglietto d'ingresso € 5,00 ridotto € 3,00.